venerdì 11 marzo 2011

12 Marzo a Treviso

Scuolandia propone...
Manifestazione a sostegno della scuola pubblica
Treviso, piazza Borsa
Sabato 12 Marzo, ore 16.00


Vi aspettiamo numerosi!

domenica 29 agosto 2010

Precari in vendita


I precari della scuola, tagliati dalla riforma, si fanno sentire anche in rete scegliendo una strada che sicuramente attrarrà presto l'attenzione dei mezzi d'informazione: mettono in vendita le loro abilità intellettuali su Ebay, il più grande sito di annunci ed aste online. Si tratta di professionisti che hanno alle spalle master, specializzazioni, dottorati ed anni di insegnamento.

Se sei anche tu un precario della scuola, che ha perso il lavoro o che rischia presto di perderlo, puoi partecipare all'iniziativa e mettere in vendita le tue competenze.
Basta seguire, passo passo, le seguenti istruzioni.



1. Salva una delle immagini qui accanto, oppure scegline un'altra di cui detieni i diritti
2. Entra nel sito https://annunci.ebay.it/pubblica-annuncio
3. Nel menù "Categoria" scegli "Offerte di lavoro"
4. Nel menù "Sottocategoria" scegli "Altre offerte di lavoro"
5. Indica il tuo comune di residenza
6. Nel titolo scrivi "Docente precario" ed, eventualmente, il tuo nome e cognome
7. Nel menù "Offro/Cerco" seleziona "Cv"
8. Nel menù "immagini" clicca sul pulsante "sfoglia" e seleziona l'immagine che hai salvato nel tuo computer o un'altra immagine che hai scelto
9. Inserisci una breve descrizione, spiegando perché sei (o sarai presto) disoccupato ed elencando i titoli in tuo possesso e gli anni di insegnamento svolti sinora. Specifica, infine, che ti rendi disponibile per lavorare come docente, indicando anche le tue discipline.
10. Inserisci infine un'email nella casella "email"
11. Premi il pulsante "Pubblica annuncio"
12. Riceverai da ebay un'email con la richiesta di conferma per la pubblicazione dell'annuncio.
La tua pagina rimarrà visibile su ebay e kijiji per 60 giorni.

Vedi un esempio di annuncio: http://annunci.ebay.it/annunci/altre-offerte-di-lavoro/treviso-annunci-treviso/docente-precario/8002355

mercoledì 25 agosto 2010

Precari a pezzi: la nuova protesta

I precari della scuola sono ormai ridotti a pezzi dai tagli imposti al personale docente, tecnico ed amministrativo.

Il panorama è desolante anche per chi da molto tempo insegna con contratti annuali: a decine di migliaia rimarranno a casa, senza un incarico, lasciando nelle loro scuole classi sovraffollate, dove è impossibile promuovere un reale apprendimento, adeguato alle effettive esigenze ed ai bisogni degli allievi.

La riduzione dell'investimento nella scuola pubblica peserà dunque in modo drammatico non solo sui precari, abbandonati dopo aver prestato un lungo ed apprezzato servizio, ma anche su studenti e famiglie, che vedranno sottrarsi gli insegnanti più giovani, aggiornati e brillanti. Ci sembra davvero difficile capire come tutto ciò possa giovare alla didattica e promuovere una scuola di qualità, in un momento già fortemente critico per lo sviluppo del nostro paese.

Conti alla mano, si tratta della più grave contrazione occupazionale mai avvenuta in Italia. E tutto questo nel silenzio assordante dei mezzi di comunicazione. Cosa accadrebbe se una grande azienda automobilistica o se la compagnia aerea nazionale lasciasse a casa in tre anni 130 mila lavoratori?

Per questo chiediamo a tutti i docenti di presentarsi alle imminenti convocazioni provinciali per l'assegnazione delle nomine annuali vestiti di nero, in segno di lutto, portando con sé un sacchetto trasparente contenente fegati e frattaglie.
Questo è lo stato in cui siamo ridotti, dopo l'operazione di macellazione culturale e sociale chiamata riforma Gelmini. Perciò attrezzatevi, avvisate tutti i colleghi e passate dal vostro macellaio di fiducia! Ricordatevi di avvisare anche stampa locale e nazionale, perché giornali e tv possano assistere allo spettacolo.

L'appuntamento per la provincia di Treviso, la prima a proporre l'iniziativa, è per le 8.30 del 30 agosto presso la sede delle convocazioni
, davanti all'I.T.G. Palladio. Vi attendiamo numerosi. I gruppi di precari di altre province possono comunicare la loro adesione scrivendo all'indirizzo docentiprecari@gmail.com.

I tagli: macellaio insegue i poveri p[r]ecari

lunedì 2 novembre 2009

Lettera al Ministro Brunetta


I "Docenti in mutande" hanno scritto al Ministro Brunetta una lettera con alcune proposte concrete per premiare il merito all'interno della scuola italiana. Appena giungerà una risposta dal Ministro, la pubblicheremo immediatamente.
Leggi la lettera nel blog: docentiprecari.blogspot.com

lunedì 5 ottobre 2009

Cartoline contro i tagli alla scuola


Migliaia di cartoline per salvare la scuola dai tagli, pronte per essere spedite. Questa l'iniziativa realizzata da "docentinmutande.blogspot.com" e "www.scuolamagazine.it", che hanno stampato migliaia di cartoline, indirizzate al Presidente del Consiglio, nelle quali si chiede di bloccare immediatamente i tagli della Gelmini ed aprire una discussione con docenti e studenti, per costruire assieme una vera riforma della scuola. Ora le cartoline dovranno essere distribuite in modo capillare, per essere infine spedite.
E' possibile collaborare all'iniziativa e richiedere dalle 50 alle 300 cartoline, da diffondere poi sul proprio territorio, scrivendo all'indirizzo docentiprecari@gmail.com. Non è necessario alcun contributo economico, perché l'intero costo della stampa e della spedizione è stato finanziato dall'editore Ariapertalab (casa editrice e laboratorio di idee per progetti di comunicazione in rete).

domenica 4 ottobre 2009

Proposte per il prossimo rinnovo del contratto


Cominciano le discussioni, all'interno dei sindacati, sulla piattaforma da proporre per il prossimo rinnovo del contratto. Il gruppo "Docenti in mutande" avanza alcune proposte per tutelare i diritti dei docenti precari e la qualità della scuola italiana e chiede a tutti i colleghi di appoggiare compattamente, nelle prossime elezioni, il sindacato che rappresenterà al meglio queste richieste.

Vedi la proposta:
http://docentiprecari.blogspot.com/2009/10/tutti-i-sindacati-del-comparto-scuola.html

domenica 20 settembre 2009

Manifestazione a Venezia del 25 Settembre


Guarda il lancio della manfestazione su Youtube:


Docenti e studenti del Veneto in mutande al funerale della scuola. L'appuntamento è per venerdì 25 alle 16.30 alla stazione dei treni di Venezia, per raggiungere poi, alle ore 17.00, la sede Rai in Campo S. Geremia, dove manifestare fino alle 19.00. Vestiti a lutto, ma con un paio di mutandoni. Chi vorrà potrà portare anche alcuni brani culturali di valore, che saranno pubblicamente letti e poi tagliati, perché tagliare la scuola significa tagliare pezzi di cultura.

__________

MANIFESTIAMO ASSIEME

Contro:
- una riforma improvvisata, che riduce la qualità della formazione, compromettendo il futuro delle nuove generazioni
- le classi sovraffollate, che non garantiscono la sicurezza degli studenti e non permettono di seguire con la dovuta attenzione lo sviluppo di ogni allievo
- i tagli del personale e degli insegnanti precari, che privano la scuola delle energie più fresche, producendo un pesante invecchiamento del corpo docente

Per:
- una riforma seria, che nasca dal dialogo con docenti e studenti, diffondendo le esperienze di eccellenza che già esistono nel nostro paese
- un reclutamento degli insegnanti che premi la professionalità e il merito, tenendo conto dell’esperienza maturata sul campo nel corso degli anni
- un impegno rivolto al futuro, perché possiamo uscire dalla crisi solo investendo in formazione, istruzione e ricerca

Comunica la tua adesione a docentiprecari@gmail.com


__________

Se appartieni ad un'altra regione leggi le istruzioni per partecipare alla manifestazione nazionale del 25/09 e riproponi questa forma di protesta anche nella tua regione.

giovedì 10 settembre 2009

Una grande manifestazione: in mutande al funerale della scuola (25 settembre 2009)


Siete pronti per una nuova grande manifestazione nazionale contro i tagli della "riforma Gelmini"?

Quando?
L'appuntamento è per venerdì 25 alle ore 17.00, sotto la sede Rai della propria regione o, in alternativa, sotto gli uffici di sindaco, presidente di provincia o di regione. Ciascun comitato provinciale e regionale potrà scegliere autonomamente la sede in cui manifestare.

Come?
La proposta è presentarsi vestiti a lutto, indossando però, al posto dei calzoni, un paio di mutandoni. Si suggerisce di portare con sé anche una bara di cartone, con affisso il cartello "Scuola italiana", e qualche pianta di crisantemi da donare al direttore della redazione regionale della Rai, al sindaco o al presidente di provincia o regione. A docenti e studenti, ridotti in mutande dai tagli del governo, non resta altro, infatti, che celebrare assieme il funerale della scuola italiana. Si tratta senza dubbio di una protesta ad effetto, capace di attrarre l'attenzione di stampa ed opinione pubblica.

Perchè?
Le nostre richieste al governo sono semplici ma decise:
1) bloccare immediatamente la "riforma Gelmini", che colpisce i lavoratori precari e riduce i servizi agli studenti;
2) aprire finalmente una discussione con docenti e studenti, per costruire assieme una vera riforma della scuola in grado di valorizzare le competenze dei docenti e garantire alle future generazioni una formazione di qualità.

Organizzazione
Ogni gruppo che vorrà promuovere sul suo territorio questa forma di protesta dovrà:
1) comunicare la propria adesione scrivendo a docentiprecari@gmail.com ed indicando ora, sede e modalità stabilite per la manifestazione, assieme ad un riferimento (numero di telefono o email)
2) avvisare quanto prima, o comunque entro il 23 settembre, la questura della città in cui intende manifestare, trasmettendo tutte le informazioni necessarie alle forze dell'ordine per autorizzare l'iniziativa (luogo di ritrovo, percorso dei manifestanti, etc.)
3) informare con qualche giorno di anticipo tutti i giornali e le emittenti locali, in modo che possano mandare un loro inviato
4) entrare in contatto con le associazioni degli studenti, dei genitori, degli insegnanti e del personale scolastico presenti nel territorio, chiedendo loro di partecipare alla protesta
5) documentare attraverso foto e riprese video la manifestazione, in modo da pubblicare poi tutto il materiale su internet (all'interno di siti personali, su youtube o anche direttamente nel nostro blog, inviandole a docentiprecari@gmail.com)

Più numerosi saremo e più riusciremo ad attrarre l'attenzione dei mass media, più sarà la nostra forza e dunque la capacità di fare pressione sulle scelte del governo.

___________

La mappa delle manifestazioni in Italia

- Veneto: appuntamento alle 16.30 nella stazione dei treni di Venezia, per spostarsi poi in campo S. Geremia, sotto la sede della Rai, dove manifestare dalle 17.00 alle 19.00.
Per informazioni scrivi a: docentiprecari@gmail.com

Per avere informazioni sulle altre città che parteciperanno, consulta periodicamente il sito: http://docentinmutande.blogspot.com

martedì 8 settembre 2009

Raccogliamo le proteste dei precari della scuola attive in Italia...


Agosto 2009

- Agrigento (14/08):
un gruppo di ATA occupa l'ufficio scolastico provinciale (vedi l'articolo su aetnanet e un blog)
- Treviso (24/08): docenti precari si presentano in mutande alla convocazione per l'assegnazione dei contratti a tempo determinato (vedi il post in questo blog oppure i servizi andati in onda su Rete Veneta e TG1 nazionale)
- Arezzo (24/08): precari della scuola in mutande protestano dopo le convocazioni lavando in strada i vetri delle auto (vedi la descrizione dell'iniziativa, l'articolo su arezzonotizie e l'articolo sull'ansa)
- Matera (24/08): sit-in davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi volantino)
- Salerno (25/08): un gruppo di precari occupa l'ufficio scolastico provinciale e sette di loro salgono sul tetto in segno di protesta (vedi l'articolo del Corriere del mezzogiorno, l'articolo della Città, l'articolo di tiggilibero, il servizio su telecolore, quello su infotg o il video presente in youtube)
- Palermo (25/08): precari occupano l'ufficio scolastico provinciale, alcuni di loro cominciano lo sciopero della fame (vedi l'articolo sull'ansa, un servizio su youtube, un secondo servizio di tvnews, un articolo di repubblica e un articolo che esprime le preoccupazioni del provveditore)
- Roma (26/08): il comitato precari scuola propone uno sciopero della fame in tutta Italia (http://docentiprecari.forumattivo.com/)
- Trapani (26/08): docenti e ATA si incatenano nell'ufficio scolastico provinciale (vedi il forum organizzatore e il servizio di videosicilia)
- Taranto (27/08): proteste davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi il servizio su youtube)
- Pesaro (27/08): i docenti assunti leggono un comunicato contro i tagli (vedi l'articolo sul resto del carlino e di un blog)
- Benevento (27/08): sit-in di protesta davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi un articolo)
- Campobasso (27/08): sit-in di protesta davaenti all'ufficio scolastico provinciale (vedi l'articolo dell'ansa)
- Palermo (28/08): due ATA precari, Giacomo e Paolo, sono al quarto giorno di sciopero della fame davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi il servizio su youtube)
- Belluno (29/08): un professore di educazione fisica si presenta alle nomine vestito da sposa, per festeggiare le sue particolari nozze d'argento: 25 anni con il precariato. Alcune decine di allievi tenevano il suo velo (vedi l'articolo del Gazzettino)
- Benevento (29/08): sette donne del Comitato insegnanti precari salgono sul tetto dell'uffico scolastico provinciale; non scenderanno finché non avranno risposte concrete per tutelare i posti di lavoro dei precari (vedi l'articolo di Repubblica e il servizio di La7)
- Caserta (29/08): marito e moglie, lavoratori precari della scuola, minacciano di lanciarsi da una finestra dell'ufficio scolastico provinciale (vedi l'articolo dell'unione sarda, l'articolo di Repubblica ed un servizio di Tvluna)
- Ragusa (31/08): i docenti si vestono a lutto con tanto di manifesti funebri per esprimere in modo ironico la loro preoccupazione davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi un articolo)
- Messina (31/08): i precari si riuniscono davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi comunicato)
- Agrigento (31/08): sit-in permanente davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi un articolo)
- Cosenza (31/08): proteste di docenti e collaboratori scolastici (vedi un servizio di CN24)
- Napoli (31/08): proteste dei precari della scuola in Campania (vedi un servizio di Napolitv)

Settembre 2009

- Arezzo (01/09): riprende la protesta con una nuova manifestazione (vedi l'articolo)
- Milano (01/09): un gruppo di lavoratori precari della scuola si incatena all'ufficio scolastico provinciale (vedi il blog che propone l'iniziativa, l'articolo del Corriere della Sera, il servizio di La7)
- Torino (01/09): sit-in davanti all'ufficio scolastico provinciale
- Catania (01/09): sit-in davanti all'ufficio scolastico provinciale, che viene infine occupato (vedi un articolo di Step 1, un video su youtube)
- Roma (01/09): docenti precari di educazione fisica si spogliano, rimanendo in mutande nella sede delle nomine annuali (vedi il video autoprodotto, il servizio del TG3, l'articolo dell'Ansa, l'articolo del Corriere della Sera, l'articolo di Repubblica, l'articolo del L'Unità, l'articolo de Il tempo, l'articolo di L'Occidentale, l'articolo di Leggo)
- Salerno (02/09): presidio presso il palazzo della provincia (vedi il comunicato)
- Padova (02/09): proteste davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi l'articolo)
- Roma (03/09): presidio dei precari della scuola davanti al ministero della pubblica istruzione (vedi la proposta)
- Pisa (03/09): assemblea dei precari alle 17.00 nella Sala della Provincia
- Bari (03/09): proteste davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi l'appello, vedi un servizio)
- Genova (03/09): assemblea alle 16.45 presso il Circolo Matteotti
- Caserta (03/09): proteste davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi un servizio)
- Cosenza (04/09): sit in in piazza 11 settembre (vedi l'appello)
- Lecce (04/09): dalle 9.00 presidio davanti alla prefettura
- Palermo (04/09): continuano le proteste davanti all'ufficio scolastico provinciale e lo sciopero della fame (vedi un ottimo servizio)
- Roma (04/09):
viene occupato l'ufficio scolastico provinciale (vedi un video autoprodotto)
- Siena (04/09): proteste alle assegnazioni dei contratti annuali (vedi un video autoprodotto)
- Salerno (04/09): assemblea dei precari dei Cobas contro i contratti di disponibilità (vedi un video autoprodotto)
- Italia (05/09): il blog "a scuola di bugie" propone di realizzare in tutte le province dei presidi davanti alle prefetture; ciascuno lo farà a suo modo, in mutande, incatenato o semplicemente essendo presente (vedi la proposta)
- Roma (07/09): assemblea pubblica davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi l'appello)
- Cosenza (07/09): sit-in davanti in piazza 11 settembre
- Bari (07/09): riprende il sit-in davanti all'ufficio scolastico regionale
- Torino (07-11/09): presidio permanente in piazza Carlo Alberto
- Padova (08/09): assemblea alle ore 16 all'istituto Ruzza in via san Micheli
- Campobasso (08/09): manifestazione davanti alla sede del consiglio regionale dalle ore 10
- Pisa (08/09): dalle ore 9 presidio davanti all'ufficio scolastico provinciale
- Potenza (09/09): assemblea alle ore 10 nella sala Mediafor di via roma
- Mantova (09-13/09): presidio al Festival della letteratura (vedi l'appello)
- Roma (10/09): presidio della FLC-Cigl sotto il ministero dell'istruzione, dalle 10 alle 13. Tutti membri del direttivo nazionale del sindacato si incateneranno, con numerosi precari, al cancello del ministero (vedi un articolo o il comunicato della FLC)
- Mestre - Venezia (11/09): assemblea dei docenti precari ore 16.30 al centro civico in via Sernaglia di Mestre per discutere delle modalità di protesta (vedi l'invito)
- Firenze (11/09): dalle ore 10 sit-in davanti all'ufficio scolastico regionale
- Padova (11/09): presidio davanti all'ufficio scolastico provinciale
- Vicenza (12/09): dalle ore 12, manifestazione davanti all'ufficio scolastico provinciale
- Milano (12/09): giornata contro la mercificazione della cultura presso il presidio permanente davanti all'ufficio scolastico provinciale (vedi il programma)
- Siracusa (12/09): dibattito pubblico alle ore 17 presso l'Istituto Tecnico Commerciale "F. Insolera" in Via Modica 2 (vedi un comunicato)
- Italia (14/09): giornata nazionale di mobilitazione davanti alle sedi degli uffici scolastici provinciali
- Bologna (14/09): manifestazione dalle 10 alle 12 davanti all'ufficio scolastico regionale in via de' Castagnoli 1; alle 15 manifestazione al teatro Galliera, Via Matteotti 25 (vedi un comunicato)
- Campobasso (14/09): presidio davanti all'uffico scolastico provinciale
- Cremona (14/09): presidio davanti all'ufficio scolastico provinciale dalle 10.30 (vedi un comunicato)
- Mestre - Venezia (14/09): ore 16 incontro aperto sulla scuola al Pacinotti di Mestre
- Novara (14/09): dalle 9 sit-in davanti all'uffico scolastico provinciale
- Palermo (14/09): manifestazione regionale alle 10 in Piazza Marina e poi fino alla presidenza della regione (vedi un comunicato)
- Pesaro e urbino (14/09): manifestazione all'ufficio scolastico regionale delle Marche
- Prato (14/09): manifestazione in piazza del comune dalle 16 alle 19 (vedi un comunicato)
- Salerno (14/09): volantinaggi davanti alle scuole
- Savona (14/09): ore 17.30, manifestazione della FLC in piazza Sisto IV (vedi articolo)
- Trieste (14/09): dalle ore 16 alle ore 18 sit-in di protesta in Piazza Cavana (vedi un comunicato)
- Venezia (14/09): dalle 8 sit-in davanti all'ufficio scolastico regionale di Riva di Biasio; intorno alle ore 10 una delegazione di precari sarà ricevuta dalla dott.ssa Palumbo
- Ravenna (15/09): dalle 18 sit-in presso piazza del Popolo
- Modena (15/09): volantinaggi davanti alle scuole
- Piacenza (15/09): manifestazione con partenza a Barriera Genova ore 17.30
- Reggio emilia (15/09): volantinaggi davanti alle scuole, ritrovo dalle 17,30 in poi a p.zza Del Monte e fiaccolata serale dalle ore 21 dall'USP di via Mazzini a P.zza Prampolini
- Salerno (16/09): assemblea pubblica alle ore 16.30 presso il Centro Sociale di via Cantarella (vedi un comunicato)
- Cagliari (17/09): sit-in presso la Direzione scolastica regionale e l'Assessorato regionale alla pubblica istruzione (vedi un articolo)
- Italia (25/09): manifestazione nazionale contro i tagli: docenti e studenti in mutande al funerale della scuola (vedi il comunicato)

Vedi le manifestazioni organizzate dai CPS (comitati precari scuola):
http://docentiprecari.forumattivo.com/discussioni-comuni-sul-precariato-scolastico-f1/il-calendario-della-mobilitazione-del-cps-partecipa-anche-tu-t1774.htm

Vedi le manifestazioni organizzate dalla FLC - Cgil:
http://www.flcgil.it/notizie/news/2009/settembre/ore_18_30_aggiornamento_tagli_alla_scuola_pubblica_il_nuovo_anno_si_apre_all_insegna_della_protesta

Articoli di sintesi sulle proteste dei precari in italia:
- in "Tecnica della scuola": 25/08
- su "Orizzonte scuola": 26/08, 27/08, 28/08, 01/09
- nel blog "A scuola di bugie": 18/08, 21/08, 22/08, 25/08, 26/08, 30/08

Servizi televisivi andati in onda:
- sul TG1: 25/09 (ore 8.00)
- sul TG3: 01/09 (ore 14.20)
- su Sky TG24: 02/09, 03/09
- su La 7: 01/09, 02/09
- su Pandora: servizio sulla protesta a Montecitorio del 15 Luglio

Racconta anche la tua protesta a docentiprecari@gmail.com oppure scrivendo un commento.

giovedì 3 settembre 2009

martedì 1 settembre 2009

I tagli ai precari migliorano la qualità della scuola?


Dalle lettere al direttore di Avvenire del 29/8/2009: SCUOLA / 1 IL PROBLEMA DEL PRECARIATO

Caro Direttore, nella classifica delle università euro­pee il primo ateneo italiano è l’Uni­versità di Bologna, che si piazza al 78° posto. Nella top ten, 8 sono del Regno Unito, una della Svizzera e una fran­cese. Stracciamoci pure le vesti per i cervelli che se ne vanno via a causa del sistema baronale; prendiamocela pu­re con i fondi che vengono dati alle u­niversità italiane e che sono notevol­mente inferiori a quelli di altri Paesi, ma qui è una questione di sistema che, a mio avviso, non funziona. Mentre tutto sta crollando e anche le compe­tenze che vengono date dalla scuola superiore (della quale non si pubbli­cano classifiche, forse per vergogna), si dimostrano inadeguate a un Paese progredito, l’unica cosa che pare inte­ressare è la stabilizzazione dei preca­ri. Forse chi dovrebbe occuparsi del funzionamento dell’istruzione in ge­nerale non si sta rendendo conto che se altrove, nella fattispecie nel mondo anglosassone, le cose funzionano, il merito è della completa precarizza­zione del corpo docente. Ognuno è pe­rennemente in gioco e può essere ri­mosso in ogni momento se si dimostra inadatto all’insegnamento. Io credo che «il posto a vita» nell’insegnamen­to abbia portato l’Italia agli ultimi po­sti nella qualità: sarebbe il caso di a­bolirlo, anche se questo potrebbe por­tare alla chiusura di scuole popolate da personale non all’altezza. Alle qua­li, tuttavia, non possiamo certo affi­dare la preparazione delle generazio­ni future.

Aldo Manieri


____________

Una breve risposta appassionata da parte di un docente precario che presto perderà il lavoro che ama.

La riflessione di Aldo Manieri potrebbe essere un utile spunto di riflessione se non contenesse, però, alcune affermazioni inesatte ed imprecise.

1) E' noto a tutti gli operatori della scuola che esistono numerose classifiche internazionali che si pongono proprio l'obiettivo di comparare l'efficacia e la validità dei sistemi formativi dei principali paesi, compresa quindi la scuola superiore (si pensi, ad esempio al test "Pisa"). I risultati ci dicono incontestabilmente che in molte regioni italiane, ad esempio nell'area del nordest, la nostra scuola superiore presenta livelli di assoluta eccellenza se comparata con quelle degli altri paesi europei. Nella maggior parte delle regioni, però, i nostri risultati non sono, come sostiene Manieri, all'"altezza di un paese progredito". Questo tuttavia significa proprio che non è affatto il "sistema" scolastico ad essere inadeguato, ma piuttosto la sua concreta applicazione in alcune realtà. Invece di "smontare" il nostro sistema formativo e ridurlo all'osso, dovremmo esportare le pratiche di eccellenza presenti in alcune regioni all'intero paese.

2) Nessuno di noi intende affermare che la scuola italiana va bene così com'è. Ma quando un sistema non funziona la cosa peggiore è pensare di migliorarlo lasciando tutto nello stesso modo e limitandosi solo a tagliare. Se la mia caldaia non è efficiente e consuma troppo, di norma chiamo un tecnico, che sa bene dove mettere le mani, per farla sistemare; se invece mi limito a ridurre la quantità di gas o di combustibile in entrata, di certo non miglioro la mia situazione, ma rischio realisticamente il congelamento.

3) I tagli alla scuola non colpiscono i docenti incompetenti o coloro che non svolgono correttamente il loro compito. Il criterio per cui un docente perde il suo posto non ha nulla a che fare con il merito effettivo, ma solo con la sua condizione contrattuale. A perdere il posto saranno, in breve, i precari. Il problema però è che i precari sono solitamente i docenti:

a) più titolati (hanno alle spalle corsi di formazione, di specializzazione, master, dottorati, etc.)

b) più aggiornati

c) più vicini agli studenti (anche solo per ragioni anagrafiche) e dunque in grado instaurare più facilmente un rapporto positivo con loro (ed è noto a tutti quanto conti il rapporto con il docente nella trasmissione del sapere)

d) più motivati (perché negli anni '70 e '80 fare l'insegnante poteva essere un lavoro di ripiego ed un'occupazione facile da ottenere; oggi, invece, chi sceglie di intraprendere la strada dell'insegnamento lo fa quasi sempre con uno visibile spirito di sacrificio ed una passione che traspare anche solo dal modo in cui parla della sua materia o guarda i suoi allievi).

Se la scuola italiana secondo voi non funziona bene, chiedo, è opportuno tagliare proprio le energie più giovani e vitali?

4) La carriera dei docenti nel mondo anglosassone non è affatto una carriera "precaria". Chi conosce la realtà inglese sa bene che si tratta di un percorso precario al suo avvio, ma destinato ad una progressiva stabilizzazione. Il primo contratto dura un anno, poi di più, poi di più, etc. sino a quando il docente diventa un elemento fondamentale ed imprescindibile dell'istituto scolastico per cui lavora. Se la scuola italiana non funziona è, invece, anche proprio perché è molto più precaria rispetto a quella anglosassone. Provate a chiedere ai vostri figli quanti docenti hanno cambiato nel corso delle superiori o delle medie: la situazione è da brivido. Qualche hanno fa ho conosciuto una terza media che in tre anni aveva cambiato ben undici docenti di matematica. Non credo proprio che questa "completa precarizzazione del corpo docente" sia una ricetta utile per l'apprendimento dei nostri ragazzi.
Altra cosa è, invece, accettare il fatto che un docente che non compie correttamente il suo lavoro possa essere (anzi debba essere) licenziato. Su questo punto qualsiasi persona dotata di buon senso concorderebbe; ma ciò non ha nulla a che fare con la "precarietà", che colpisce indiscriminatamente, senza guardare al merito e alle capacità realmente possedute.

Per questo la nostra protesta non è soltanto la strenua difesa dei nostri posti di lavoro, un lavoro che amiamo e al quale abbiamo dedicato tutta la nostra vita; il suo obiettivo è anche, inevitabilmente e prioritariamente, tutelare la qualità del sistema scolastico italiano, per garantire alle future generazioni una formazione più ricca e qualificata, che consenta loro di affrontare con serenità e fiducia le sfide dell'avvenire.

Roma: i docenti in mutande riconquistano le prime pagine




Docenti precari di educazione fisica si spogliano nella sede delle convocazioni per i contratti annuali di Roma per protestare contro i tagli alla scuola.
Compaiono subito articoli in molti giornali on-line, tra i quali:
- Corriere della Sera
- Repubblica
- L'Unità
- Il tempo
La notizia rimbalza anche nel TG3 nazionale.


Il video autoprodotto: http://www.youtube.com/watch?v=x4IjoptmDIs



Il servizio sul TG3: http://www.youtube.com/watch?v=qdmUvng2ac8

mercoledì 26 agosto 2009

Lettera aperta ai sindacati


Invitiamo tutti i colleghi precari, preoccupati per il loro incerto futuro, ad inviare ai rappresentati sindacali il seguente comunicato, per chiedere un'azione forte in difesa del personale precario della scuola.
_______________

Alla cortese attenzione dei rappresentanti sindacali locali e nazionali dei comparti scuola
di CGIL, CISL, UIL, UGL, SNALS e Gilda degli Insegnanti

In questi giorni, in concomitanza con le nomine per i contratti a tempo determinato, la situazione in molte province sta divenendo incandescente. I pesanti tagli al personale docente ed ATA legati agli accorpamenti delle classi, alla soppressione di alcuni istituti e soprattutto alla riduzione oraria prevista dalla "riforma Gelmini" lasciano decine di migliaia di persone prive di occupazione. Qualcuno l'ha definito il più grave licenziamento mai verificatosi nella Repubblica italiana. L'apparente immobilismo delle rappresentanze sindacali, spesso poco attente alla situazione del personale precario, crea uno stato di frustrazione ed esasperazione difficilmente controllabile. A nome degli almeno 20 mila precari che già quest'anno perderanno il loro lavoro, e delle altre decine di migliaia che seguiranno, vi chiediamo un segnale forte, una presenza chiara e sensibile sul territorio e delle azioni di contrasto e di protesta dure e ferme. Se questo non accadrà, un'ampia fetta di lavoratori (circa 1/3 del personale della scuola) sfuggirà dal controllo del sindacato, sfogando la sua rabbia in modo imprevedibile. A testimonianza della vostra onestà e professionalità, vi chiediamo quindi di esserci vicini in questo momento difficile, per guadagnare nuovamente la fiducia dei lavoratori precari.

Attendendo una vostra risposta, vi salutiamo cordialmente

Gruppo "Docenti precari" - http://docentinmutande.blogspot.com

martedì 25 agosto 2009

La protesta di Treviso in onda sul TG1


Il TG1 delle 8.00 di questa mattina ha messo in onda un servizio sulla protesta dei docenti in mutande di Treviso. La visibilità che abbiamo ottenuto per la situazione dei docenti precari è andata ben al di là di ogni nostra più rosea aspettativa.
Speriamo che si continui anche nei prossimi giorni a parlare di scuola. Perciò invitiamo i precari delle altre città a riproporre questa o altre modalità di protesta e a raccontare la loro esperienza in questo blog.


Dal sito della rai: http://www.tg1.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ff067c54-1cb1-46f2-92e5-03b12c355965.html

Da youtube: http://www.youtube.com/watch?v=5DDTpallH68

La protesta di Treviso su Rete Veneta


L'emittente Rete Veneta, presente alle convocazioni di lunedì 24, ha trasmesso in serata un ottimo servizio sulla protesta dei docenti precari di Treviso.


Per vedere il servizio su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=jUITOUqJt4w

lunedì 24 agosto 2009

Arezzo: docenti in mutande lavano i vetri delle auto


Da: http://laconoscenzarendeliberiblog.wordpress.com/2009/08/25/precario-sedotto-ed-abbandonato-dallo-stato/


Precario sedotto ed abbandonato dallo Stato... Questo lo slogan con cui è partita la protesta ad Arezzo dei precari della scuola che dal 1 settembre , dopo 7/8/10 anni di servizio, si troveranno letteralmente in mutande…..
In mutande (boxer) e maglietta con scritte sono sfilati per le vie del centro improvvisandosi lavavetri. Tra le richieste anche quella che lo Stato riservi ai propri (ex) dipendenti il trattamento che riserva agli extra-comunitari con facilitazioni di vario genere. Di qui l’idea di lavare i vetri agli automobilisti di passaggio.

Vedi l'articolo della Nazione e il testo del volantino distribuito.
Si è occupata di noi anche l'Ansa, la RAI oltre a molte testate locali.
Ad ogni nostra mossa i fotografi ci immortalavano come se fossimo Star di Holliwood e tutto per via dell’annuncio che eravamo in mutande. Ma noi lo sapevamo , per questo abbiamo deciso di farlo, erano l’unico modo per attirare la loro attenzione.

Franca Corradini



Link: http://www.youtube.com/watch?v=AY42hv_uYxM

Treviso: si comincia




Lunedì 24 Agosto
. Comincia la protesta dei docenti in mutande.
Alle ore 10.00, presso l'istituto Palladio, un gruppo di docenti precari della A036, A037, A050 e A051 si presenta in muntande alle convocazioni per l'assegnazione dei contratti annuali a tempo determinato, per protestare contro i tagli al personale della scuola.
Indossano boxer e canottiera bianca. I cartelloni recitano: "I tagli alla scuola ci lasciano in mutande" e "sempre peggio: oggi in mutande, l'anno prossimo nudi".
L'evento, al quale assistono numerosi giornalisti, diviene l'occasione per chiedere una più seria riflessione dell'opinione pubblica e del governo sul destino dei docenti precari.
Sono presenti:
- TGR Veneto (vedi il servizio dell'edizione delle 19.30 del TG Veneto in formato RM oppure guarda lo stesso servizio mandato in onda dal TG1)
- Rete veneta (vedi il servizio)
- Tribuna di Treviso (vedi l'articolo del 23/08 in formato solo testo oppure in pdf e quello del 25/08)
- Gazzettino di Treviso
- Corriere del Veneto (vedi l'articolo)
Dopo aver descritto la difficile situazione dei docenti precari, dicono ai giornalisti: "se anche le altre città seguiranno il nostro esempio, la notizia dei tagli rimbalzerà su tutti i giornali e telegiornali nazionali".



Racconta la protesta nella tua città
scrivendo a: docentiprecari@gmail.com

martedì 18 agosto 2009

Quando i docenti precari rimangono in mutande...


Come protestare in modo forte e visibile contro i tagli alla scuola che penalizzano tutti, studenti, docenti ed in particolare le energie più fresche e vitali del nostro sistema formativo ossia i docenti precari?
Un'idea semplice, ma efficace: presentarsi in mutande alle convocazioni del Provveditorato (ora Ufficio Scolastico Provinciale) per le nomine a tempo determinato.
Si suggeriscono mutandoni o boxer colorati accompagnati da canottiera bianca sulla quale attaccare un foglio con scritto: "I tagli alla scuola ci lasciano in mutande".
E' essenziale informare gli organi di stampa locali e nazionali, in modo da dare ampia visibilità all'evento. Questa forma di protesta, discreta e pacifica, senza creare disagio ai cittadini, mira ad attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sui pesanti tagli che stanno investendo il nostro sistema scolastico e che toglieranno il posto di lavoro a migliaia di docenti preparati e motivati compromettendo la qualità dei percorsi formativi delle future generazioni.

Continua qui...
Leggi alcuni suggerimenti su come organizzare la protesta.


Lascia un commento a questa iniziativa o comunica la tua adesione.

Come organizzare la protesta e scegliere le mutande



Vista l'elevata affluenza al blog (da mezzanotte siete passati qui già in 852) diamo qualche indicazione ulteriore.
Promuoviamo questa forma di protesta perché ha il vantaggio di non creare disagi, ma di essere, a differenza di altre, fortemente visibile. Soprattutto per i giornali locali la notizia anche solo di qualche decina di docenti in mutande è ghiotta. Quindi, perché no? In fondo con ci costa nulla.
Siamo pienamente convinti che metterci in mutande non discrediti affatto la passione per il nostro lavoro e la nostra professionalità, che gli alunni possono vedere ogni giorno in aula; rappresenta invece un modo divertente e ironico per dar voce al disagio che non solo noi, ma l'intero mondo scolastico sta vivendo.

Due raccomandazioni:
1) Per evitare problemi, come abbiamo già precisato, evitate mutandine strette ed attillate. Suggeriamo di indossare mutandoni larghi (insomma, quasi dei pantaloncini) e canottiera.
2) Non c'è nessuno che possa organizzare la protesta per voi. Non aspettate che dall'alto qualcuno vi chiami; se restate ad aspettare state freschi. Alzate voi la cornetta, telefonate a 3 o 4 amici ed accordatevi sul colore o sulla dimensione delle mutande che più vi piace. E una volta fatto, telefonate anche ai principali giornali locali, comunicando ora e luogo della convocazione e dicendo loro che potranno fare un po' di foto e di interviste divertenti. Se volete pubblicizzare anche qui la vostra adesione scrivete un commento, in modo che chi visita il blog sappia che nella sua provincia c'è già qualcun altro che si presenterà in mutande.
Diamoci da fare. Ed anche se non saremo in centinaia in ogni provincia, faremo comunque il nostro effetto.

E per i più timidi, richiamiamo la dotta citazione di un antico saggio cinese:

Qual è la differenza tra un docente abbacchiato ed un supereroe?
Il docente abbacchiato indossa sempre le mutande sotto i pantaloni, il supereroe le indossa anche sopra.